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Arte

Mandarava, fiori in canto

Secondo il Sutra del Loto della Legge buddhista, Mandarava è il vocabolo sanscrito che nomina il Fiore del Paradiso disceso a pioggia sul capo dell’Illuminato per proclamare la gloria del perfetto compimento spirituale. Fiore dei fiori, entità multiforme, stella cosmica. E Mandarava è il titolo assegnato alla mostra di Patrizia Garavini conclusasi il 2 giugno 2019 presso i locali del Palazzo del Monte di Pietà di Forlì: 1800 fiori in ceramica pencolanti dal soffitto a mo’ di cascata, evocanti il punto dell’ascesa e della discesa della grazia. Nella moltitudine delle rinascite necessarie per pervenire all’essenza della coscienza compassionevole, …

Sostenibilità

Freebooter, la biofilia come modello abitativo

Mai come in questi giorni ci troviamo a ripensare alle nostre case, ad apprezzarne i pregi, a guardare con affetto agli oggetti che fanno parte del nostro vissuto, ma anche a scoprirne i limiti. Molti di noi in questo momento stanno desiderando più che mai la vicinanza con la natura, che di colpo ci è stata sottratta e ci sembra solo una cartolina sbiadita. Ma oltre alla distanza dovuta al momento contingente, che si auspica finisca presto, è sempre più impellente una riflessione sul progressivo allontanamento dell’uomo dai ritmi naturali, …

Arte

ANDY WARHOL, la Pop art è amare le cose

Pensare ad Andy Warhol  è pensare alla Pop Art, di cui è stato uno dei più grandi rappresentanti. Nessuno meglio di lui ha saputo interpretare le contraddizioni della società americana attraverso i suoi miti e i prodotti della cultura di massa. Artista a tutto tondo – pittore, scultore, regista, attore, … – ha fatto degli oggetti e marchi di uso quotidiano, delle star del cinema, della politica e della cultura il suo marchio di fabbrica. La serialità delle sue produzioni sono un’icona indiscussa dell’arte contemporanea, e le sue celebri tavole …

Food&Drink

Ritorno alle radici

I tuberi e le radici hanno rappresentato per i nostri antenati una delle più disponibili fonti di sostentamento, sia per supplire alla difficoltà di praticare la caccia quando le condizioni climatiche erano avverse sia per ridurre i tempi di ricerca del cibo, che richiedevano continui spostamenti. Rispetto ai vegetali, l’utilizzo di questi cibi molto più duri e ricchi di fibra richiedeva lo sviluppo di una dentatura robusta e di un maggior lavoro dell’intestino, ma offriva prodotti pronti al consumo tutto l’anno. Nei secoli a venire il consumo di radici si …