Icona di fascino e di raffinatezza, musa ispiratrice di cineasti e stilisti, Grace Kelly incarna il sogno di un’epoca, sontuosamente rappresentata dal rapporto con il couturier e amico Christian Dior.
In occasione del novantesimo anniversario della nascita della Principessa di Monaco, il Christian Dior Museum di Granville, in Normandia, celebra il sodalizio artistico fra Grace Kelly e la Maison che così brillantemente ha saputo interpretarne il gusto e lo stile di vita.
Con una selezione di circa novanta abiti dal guardaroba conservato al Palais de Monaco, la mostra – realizzata dalla storica della moda Florence Müller e Gwénola Fouilleul, responsabile delle collezioni del museo – ripercorre la vita della principessa mostrandocela durante i viaggi ufficiali, i grandi balli, gli eventi artistici e di beneficenza, e testimonia la sua capacità innata di scegliere l’abito perfetto per ogni momento, e offrendocene un ritratto completo fra vita pubblica e privata.
Dior è stato maestro nel vestire Grace sia per le apparizioni ufficiali, dove l’allure cinematografica della diva spiccava per classe e bellezza, che nella vita privata, in cui si mostrava sempre impeccabile ma più sobria e moderna. La principessa spaziava dagli abiti dal taglio pulito e strutturato per il giorno e il tempo libero, a quelli sontuosi per la sera e gli eventi mondani, con un trionfo di ricami, gioielli, piume su vaporosi abiti di mussola che enfatizzavano il suo charme e ne sottolineavano il portamento regale. I numerosi abiti stampati e ricamati rivelano le sue personali preferenze per gli elementi floreali e per i giardini, interesse che condivise con Christian Dior, grande amante della natura fin da quando era bambino, a Granville.
Così, fra i tanti in mostra, si possono ammirare l’abito in raso bianco indossato in occasione del fidanzamento con Ranieri, e il Colinette, un long dress usato per il ballo che seguì all’annuncio del matrimonio, al Waldorf-Astoria di New York.
«Non era né narcisista né particolarmente attenta alla moda, ma teneva d’occhio ogni dettaglio di un’immagine che voleva essere fedele alla sua missione», ricorda lo stilista Marc Bohan, che ha preso le redini della Maison Dior dopo la scomparsa del couturier, e che con la principessa ebbe un rapporto di grande amicizia. Radiosa e algida, l’emblematica sovrana del Principato di Monaco raramente assisteva alle sfilate e sceglieva gli abiti dopo averli visti sui bozzetti che le venivano inviati insieme ai campioni di tessuto.
Star hollywoodiana, principessa, madre e madrina di tante attività di beneficenza, Grace di Monaco – di cui Dior ha saputo cogliere l’intima essenza – ha rappresentato un ideale di nobiltà, anche di cuore, che non ha avuto confronti e che continua ad essere un modello di eleganza irraggiungibile.
Pubblicato su Costa Smeralda, 18/07/2019