È un’ambizione che sfocia quasi nell’ossessione la volontà di racchiudere in una stanza tutto il sapere dell’umanità. Lasciarsi sorprendere dalle poliedriche stravaganze della natura, da complicati manufatti artistici e trovare una collocazione per ognuno di loro sembra un ossimoro ma dietro a questo apparente caos nulla è lasciato al caso. Ci vuole un raffinato retroterra culturale e una naturale sensibilità per l’armonia del cosmo per misurarsi con il tema della Wunderkammer, la “stanza delle meraviglie” che nasce dall’utopia di riunire attorno a sé, in un luogo protetto e astratto, la campionatura di un mondo in via di estinzione.

Le wunderkammer, nelle loro mille declinazioni, racchiudono la spettacolarità e l’unicità di un universo in miniatura, e con un viaggio nel tempo e nella storia, Massimo Listri, maestro della fotografia d’architettura, ha girato sette paesi europei per fotografarne 19, alcune ancora originali e intatte, altre minuziosamente ricostruite, e altre di nuova creazione, mettendo in luce gli oggetti più straordinari delle loro collezioni.

In quelli che una volta erano i “gabinetti delle curiosità”, ove collezionisti raccoglievano oggetti artistici, scientifici e culturali di ogni provenienza, aveva spazio ogni genere di disciplina: gemmologia, geologia, botanica, biologia e tassonomia, astrologia, alchimia, antropologia, architettura, arredamento, pittura, scultura, etnografia e storia. Senza limiti all’immaginazione, a rare gemme ed efflorescenze coralline si alternavano automi meccanici, denti fossili di squalo e lingue di serpe. O addirittura il corno di unicorno, che poi si è rivelato una zanna di narvalo, esempio fra tutti delle stranezze e dell’eccentricità che hanno dominato i periodi storici dal Rinascimento all’Età delle scoperte, dal Manierismo al Barocco, fino ai giorni nostri.

Grazie a molti aristocratici virtuosi, il granduca Francesco I de’ Medici, l’imperatore Rodolfo II e l’arciduca Ferdinando II d’Asburgo, fra gli altri, una miriade di oggetti sono stati selezionati ed esposti creando dei veri e propri cataloghi del mondo. Questi tesori e le immagini di creature mitiche ed esotiche hanno permesso di conoscere civiltà lontane e sconosciute, ponendo le basi per gli odierni musei.

Massimo Listri ha messo in luce gli oggetti più straordinari di ogni collezione fotografandole per un volume imponente e spettacolare, Cabinet of Curiosities, pubblicato dai tipi di Taschen. Pagina dopo pagina potrete scoprire i leggendari “avori di Coburgo”, le meraviglie del Castello di Ambras a Innsbruck, la Volta Verde (Grünes Gewölbe) di Dresda o i segreti della Tesoreria Medicea, tuttora allestiti negli spazi originari, ma anche raccolte private e inaccessibili. In questo panorama di eccezionalità spiccano i tesori del Château de Bannes nel Périgord, Francia, e la Malplaquet House di Londra, nata dalle fantasie esotiche ed esoteriche di Tim Knox, direttore della Royal Collection, e dell’architetto paesaggista Todd Longstaffe-Gowan.

Oggetti inestimabili come lo Stipo di Uppsala o la leggendaria Saliera di Benvenuto Cellini, e tante altre opere di eccezionale lavorazione, sono alcuni dei microcosmi che condensano le conoscenze umane e che hanno come filo conduttore le categorie della rarità e della bellezza. Ne risulta un corpus di splendide immagini, introdotte dagli autorevoli e dettagliati commenti di Giulia ML Carciotto e Antonio Paolucci.

Come conclude Massimo Listri: “Non è l’oggetto in sé che m’interessa, è che ogni oggetto è una chiave che ti spinge ad aprire delle porte e a risalire, attraverso i libri, alla storia. Sono un dilettante ricercatore appassionato”.

Pubblicato su Handbook Costa Smeralda, 18/02/2021

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