Della Moringa non si butta via nulla. Parafrasando un famoso detto che vede protagonista un simpatico e sfortunato suino, parliamo di una pianta davvero speciale per le sue applicazioni alimentari, erboristiche, cosmetiche, e anche come filtro per l’acqua. Utilizzate fin dai tempi remoti, forse già nell’Antico Egitto, le varie specie di Moringa crescono nelle zone equatoriali e tropicale del pianeta, dal sud dell’India allo Sri Lanka, dalla Penisola arabica all’Africa orientale e oggi anche nel Salento, dove sono state ricreate le condizioni adatte alla sua crescita.

La Moringa è chiamata “albero miracoloso” per le sue tante virtù ma anche per le difficili condizioni in cui è in grado di crescere. Delle oltre 13 specie, quella più conosciuta è la Moringa Oleifera, di cui si utilizzano i semi, le radici, i baccelli, i fiori e le foglie. Nessuna parte viene scartata e il suo uso nelle aree dove cresce è davvero ampio, anche perché le sue proprietà nutritive la rendono spesso uno dei pochi alimenti disponibili in natura per le popolazioni più povere. Ma oltre l’uso alimentare si è scoperto che le varie parti della pianta sono utili come integratori per la loro fonte di proteine, fibre, vitamine e minerali.

Le proprietà della Moringa Oleifera

Come integratore alimentare la Moringa è preziosa per il suo alto contenuto di Ferro, che aiuta in casi di affaticamento, e di Calcio, che contribuisce all’attività muscolare e alla salute di denti e ossa. La presenza di Omega 3-6-9 la rende efficace nell’attivare e mantenere in salute il sistema immunitario, regolando la pressione e il livello di glucosio, lipidi e ormoni nel sangue. Inoltre, la Moringa ha proprietà digestive, è un ottimo energizzante, ed è un valido aiuto in caso di malattie da raffreddamento e di infiammazioni, oltre a favorire naturalmente il sonno. Dal punto di vista nutrizionale, la Moringa sembra possedere un interessante profilo amminoacido. Nei Paesi in cui cresce, le popolazioni ne utilizzano ogni parte e l’olio ricavato dai semi, alle nostre latitudini si consuma prevalentemente sotto forma di polvere essiccata, che si può sciogliere in bevande o in zuppe, o per un’azione più veloce e concentrata sotto forma di compresse.

La Moringa viene usata anche in cosmetica a uso topico, grazie alle sue proprietà tonificanti, depurative, antiacne e anti psoriasi. Si può aggiungere qualche goccia del suo olio alle creme, e per un maggior effetto associarne l’uso per via orale, ottenendo effetti depurativi generali. La presenza di acido beenico dell’olio la rende un ottimo emolliente per cute e cuoio capelluto, evitando la comparsa di macchie scure ed eliminando la forfora. Attenzione però, un consumo eccessivo può interferire con la trasmissione nervosa ed è sconsigliato in gravidanza, per potenziali effetti abortivi (Fonte: PDR for Herbal Medicines, Fourth Edition). Appartenente alla famiglia delle Moringaceae, la Moringa è un albero che può raggiungere i 10 metri di altezza, e la FAO la considera una risorsa alimentare nel contesto di programmi di lotta alla malnutrizione, oltre ad essere una medicina naturale largamente utilizzata in India e in Africa.

Uso alimentare

La Moringa è una pianta dalle grandi potenzialità perché apporta proteine nobili ad elevato valore biologico, contenendo tutta la gamma degli aminoacidi richiesta per il fabbisogno umano, caratteristica quasi unica tra i vegetali. Nei paesi indiani e del sud est asiatico le foglie vengono utilizzate per il loro potere rinfrescante in zuppe e minestre, o come base per i curry o per insaporire le verdure e le insalate. Nelle Maldive si consumano fritte come antipasto o per accompagnare deliziosi piatti di verdure; nei paesi asiatici i baccelli vengono consumati alla stregua di piselli o fave, o per accompagnare i piatti di riso. I semi tostati si usano per condire piatti di pesce o insalate, e l’olio per condire pesce fresco e verdure. Infine le radici tritate hanno un sapore che ricorda quello dei peperoncini, un po’ piccante e dall’effetto disinfettante.

Foglie

Le foglie sono la parte più nutriente della pianta e vengono consumate cotte, oppure fatte essiccare e sminuzzate o polverizzate per l’utilizzo in salse e zuppe, o per la preparazione di tè e infusi. Le foglie di Moringa contengono diversi aminoacidi essenziali, vitamina A, vitamine del gruppo B e C, e minerali come calcio, ferro, magnesio, potassio, fosforo, sodio e zinco. Le foglie hanno un sapore leggermente piccante e gradevole anche allo stato crudo: spesso vengono usate per la nutrizione delle partorienti o delle neomamme, soprattutto nelle zone povere del pianeta.

Baccelli e semi

I baccelli immaturi, i cosiddetti drumstick (bacchette da tamburo) vengono consumati in Asia meridionale previa bollitura, hanno un sapore che ricorda vagamente gli asparagi, e sono ricchi di fibre, magnesio, manganese e potassio. I semi possono essere utilizzati bolliti o tostati e contengono un’alta concentrazione di vitamina C, vitamine del gruppo B e sali minerali. Se ne ricava un olio commestibile e dolce, ricco di acido oleico e olio behenico. Ciò che resta dei semi viene utilizzato come fertilizzante o per depurare le acque grazie alla sua azione flocculante (incorpora i batteri nei suoi fiocchi che poi precipitano lasciando il liquido limpido). Per queste capacità di depurare l’acqua, la Moringa è anche chiamata “albero dell’acqua pulita”, e nella valle del Nilo “Shagara al Rauwaq”, letteralmente “albero che purifica”. I semi cotti hanno un sapore simile a quello dei ceci e l’olio che contengono è costituito dal 65% al 76% di acido oleico, un ottimo grasso insaturo.

Radici e fiori

Una volta sminuzzate, le radici si possono adoperare come aromatizzanti, hanno un sapore aromatico e un po’ piccante simile a quello del ravanello, e sono adatte per preparare piatti speziati. Anche i fiori della Moringa sono commestibili e vengono di norma preparati in insalata; inoltre, da essi le api producono un delizioso miele. L’alto contenuto di clorofilla, a cui la pianta deve il colore, aiutare la circolazione del sangue e stimola il metabolismo, purificando l’organismo.

Pubblicato su Handbook Costa Smeralda il 16/08/2021

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