Non si può visitare il Giappone senza essersi immersi in un Onsen, un’esperienza di autentico benessere per il corpo e la psiche, un viaggio sensoriale che ripulisce dalle tossine e dai cattivi pensieri. La pace, il silenzio, il contatto con la natura sono momenti di astrazione totale, in cui lasciare andare tutto ciò che disturba la mente regalando un profondo sollievo alle articolazioni, alla circolazione e ai dolori muscolari.   

L’acqua di un onsen proviene da sorgenti geotermiche di natura vulcanica ed è molto calda, raggiunge quasi i 40°, ma è molto piacevole e ricca di minerali benefici per la cura della pelle e di disturbi di varia origine. È un’immersione in un mondo ancestrale, un vero e proprio rituale, da cui possiamo imparare tanto sul collegamento fra corpo, spirito e natura.

Gli onsen si differenziano dai bagni pubblici giapponesi, i sento, le sale da bagno dove l’acqua viene prelevata dal sistema idrico pubblico e riscaldata, per la composizione minerale della sua acqua. Anche molti alberghi possiedono vasche termali al loro interno, sono gli onsen ryokan, molto graditi dagli ospiti  che hanno poco tempo a disposizione, e nei cui spazi possono ritrovare il relax delle polle naturali. Le strutture termali offrono ai loro ospiti bagni privati o pubblici (a volte accessibili anche a visitatori esterni, a pagamento), o con vasche all’aperto (rotenburo). Le polle d’acqua vulcanica all’aperto sono un plus che vale la pena di andare a cercare, per la loro unicità in termini ambientali e per l’atmosfera incantata che si respira. Spesso invece che polle si trovano vasche all’aperto in legno di cipresso, marmo o granito che contengono acqua proveniente dal sottosuolo vulcanico.

Onsen, rituali e suggerimenti

Condizione imprescindibile per godere di tutti i benefici di un onsen è immergersi completamente nudi: non sono ammessi costumi né indumenti di alcun genere, tranne un’eventuale copricapo per le giornate di sole, o un piccolo asciugamano per coprire i capelli che non devono bagnarsi per questioni igieniche. È obbligatorio lavarsi accuratamente e sciacquare bene la pelle dai residui di sapone prima del bagno: gli onsen sono un vero e proprio trattamento per la salute e la bellezza, e l’acqua dev’essere incontaminata per beneficiarne al massimo. Un piccolo telo vi servirà per asciugarvi ed entrare e uscire dagli spogliatoi. Gli effetti dei minerali presenti nell’acqua si sentono anche dopo ore, lasciando la pelle setosa e riccamente idratata.

Per i giapponesi questa pratica non è un passatempo, ma un vero e proprio rituale da vivere in silenzio, per recuperare le forze, allontanare stress e preoccupazioni, facendo tabula rasa dei pensieri disturbanti ed entrando in contatto con la propria interiorità. I muscoli si rilassano, la testa si svuota.

Tradizioni e curiosità degli Onsen

Fino al periodo Meiji (circa il 1912), gli uomini e le donne facevano il bagno insieme, tanto negli onsen quanto nei sentō, e alcuni bagni misti si possono ancora trovare nelle aree rurali, anche se generalmente prevedono orari o giorni appositi per l’uno e l’altro sesso; i bambini sono ammessi in tutte le vasche.

Un capitolo a parte è quello che riguarda l’ingresso alle persone tatuate: tradizionalmente a loro l’accesso è vietato, perché secondo la cultura giapponese portano i tatuaggi solo i criminali, essendo un’abitudine molto diffusa presso l’Yakuza, la mafia del paese. Vista la diffusione di questa pratica fra i turisti occidentali, se proprio volete tentare l’ingresso in un onsen tradizionale pubblico, potete nascondere i tatuaggi con dei cerotti color carne. Oppure potete optare per un onsen privato. La vostra riservatezza sarà molto apprezzata. Fra i tanti onsen sparsi fra il Giappone, merita una segnalazione l’Ohara no sato, una vasca a forma di botte immersa in un bosco di grande fascino, sulle colline di Ohara, vicino a Kyoto.Il Kurama Onsen, sempre a Kyoto, possiede sia una spettacolare vasca all’aperto sia una piscina nello stabilimento termale, meno bella ma più adatta a chi preferisce le comodità di una struttura.Uno dei più antichi onsen del Giappone è l’Yunosato Onsen Kyodo Yokujiyo, a Unzen, vicino a Nagasaki, che è stato inserito fra i ‘tattoo friendly’ da The Onsen Magazine. È un piccolo e rustico onsen di montagna, dallo stile tradizionale ed essenziale, con un’acqua caldissima e leggermente acida.

Se il bagno all’aria aperta non fa per voi, ma volete comunque provare un’esperienza rigenerante, potete recarvi al Funaoka onsen di Kyoto, che in realtà è un bagno pubblico con acqua calda di rubinetto, bei soffitti decorati a bassorilievo e una grande varietà di vasche: di legno, di acqua fredda e calda, con le erbe. Possiede anche un bellissimo rotenburo che dà l’illusione di essere immersi nella natura anche se tutto intorno pullula la città moderna. Somiglia più a una delle nostre spa, ma conserva il gusto e la finalità degli onsen originali: estraniarsi dal caos e lasciarsi andare alle emozioni più profonde.

Pubblicato su Handbook Costa Smeralda il 12/08/2021

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