Voglio vedere gli abiti, non dove vengono mostrati – questo è uno spettacolo – Giorgio Armani
Sempre un passo avanti, Giorgio Armani reagisce al ciclone che ha investito la moda proponendo una modalità alternativa per godere della sua nuova collezione P/E 2021. Ha sfilato a porte chiuse, e precisamente nella nuova trasposizione phygital, unendo il digitale alla presenza fisica.
Non è più il tempo dei grandi show che attiravano fiumi di visitatori e addetti ai lavori da tutto il mondo, ma è il momento di restarcene a casa, comodamente seduti davanti alla cara e vecchia TV, in barba ai giovani (e giovanilistici) live di Instagram.
Così è andata in onda su La 7 (e in contemporanea sulla piattaforma della Camera Nazionale della Moda) la diretta della nuova collezione di Re Giorgio, dando la possibilità a tutti di immergersi nel suo mondo, per conoscerne o riconoscerne lo stile e la potenza, i suoi segreti e le previsioni di ciò che indosseremo per le future stagioni.
La diretta della sfilata P/E 2021 è stata preceduta da un video-documento di 20 minuti narrato dalla voce suadente di Pierfrancesco Favino, che ha ripercorso la carriera del più osannato degli stilisti italiani in un montaggio di immagini, interviste d’archivio e ricordi.
Il genio creativo di Giorgio Armani
Armani ha messo in scena l’evoluzione del suo stile e del suo pensiero riproponendo i suoi valori più forti, l’eleganza e il minimalismo, raccontando le sue radici e svelando i codici che contraddistinguono da sempre le sue creazioni, quelle silhouette fluide, morbide ed essenziali che lo rendono riconoscibile tra centinaia di altri designer. Un pizzico di eccentricità e l’amore per l’esotismo, la ricerca di materiali eccellenti e di accessori unici rinnovano ogni volta la griffe Armani non subendo il passare del tempo e dei cambiamenti sociali, ma incorporandoli e consegnandoli a una nuova prospettiva, perché come ama sottolineare “È necessario conoscere il passato per costruire il futuro”.
Timeless Thoughts
Sfilano uomini e donne rilassati, liberi dalle convenzioni, muovendosi a proprio agio fra linee pure e colori neutri: l’iconico “greige”, il nero, il blu, pallidi verdi e azzurri, pattern armoniosi e geometrie raffinate rispondono alla rinnovata necessità di senso della misura, di rigore misto a sensualità che conferiscano valore aggiunto alla sottrazione, in forte antitesi con gli eccessi dei fashion show che ci avevano travolto fino a pochi mesi fa. Opachi o luccicanti, ton sur ton o monocromi, tutto concorre a creare quell’idea di eleganza e di proporzione che è la cifra della Maison. L’attenzione è tutta rivolta alla personalità che esprimono i capi, creando una sorta di atemporalità. Siamo in un tempo sospeso eppure dobbiamo andare avanti, le convenzioni estetiche cadono e resta il buon gusto, quel sapersi vestire con garboe consapevolezza.
I capi della collezione Primavera Estate 2021
Per l’uomo non mancano i classici set giacca pantaloni, i cardigan kimono e i pantaloni sarong che si adattano a ogni occasione, dalla passeggiata all’incontro importante fino al nuovo stile smart working, con quella nonchalance da pigiama ultra chic. Il guardaroba spazia dai blazer destrutturati tanto cari alla tradizione Armani, alle bluse leggere, fino ai gilet di seta senza camicia. Le ricercate giacche doppiopetto sono morbide e cadenti, la casacca da autista dandy cede il passo a un sensuale tuxedo blu, per le serate che verranno. I tessuti sono straordinariamente leggeri, preludio di una vita urbana moderata, comfy, dalle tinte sfumate.
E gli abiti femminili seguono lo stesso trend, con giacche destrutturate leggere come piume e boleri senza risvolto, languidi dhoti in stampe astratte e meravigliosi abiti con stampe floreali di influenza asiatica introducendo abiti da sera che tornano a brillare: flapper dress, long dress con paillettes, spolverate di glitter, incrostazioni di perline, baguette gioiello, borsette con frange, grandi collane e orecchini di gusto orientale si rivelano perfetti su tessuti impalpabili e leggiadri. Fedele a se stesso Armani disegna abiti che sottolineano la personalità di chi li indossa, e non viceversa, affinché sia lo stile della persona a vincere su tutto “La moda passa, ma lo stile resta”.
Le celebrità che hanno sposato lo stile Armani
Non si contano gli artisti e le celebrità che hanno adottato lo stile Armani nella vita e sul set. Uno per tutti è Richard Gere in American Gigolò (1980), film che lo ha reso un’icona di stile.
Nel video presentato in anteprima da Favino, Armani appare sulle copertine di decine di riviste, e scorrono una pletora di immagini di star del cinema: Isabelle Huppert, Juliette Binoche, Julia Roberts, Cate Blanchett, ma anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, che si profonde in elogi per il maestro. E ancora il video “One Night Only” con il sostegno al movimento Red di Bono Vox degli U2, e le immagini delle aperture di hotel Armani nei luoghi più iconici del mondo.
Armani oggi sente l’esigenza di nuova normalità, riproponendo senza esitazioni i suoi valori e i suoi capi inossidabili, ma fa la sua parte anche per la società: non dimentichiamo che pochi mesi fa, in pieno lockdown, ha utilizzato i suoi atelier per produrre camici per i medici e gli infermieri impegnati sul fronte ospedaliero nella lotta contro il Covid-19.
Quando la vera straordinarietà è essere normali.
Pubblicato su Costa Smeralda, 25/12/2010