Se avete conosciuto l’Antelope Canyon sbirciando rapiti, e un po’ scettici, le guide turistiche e qualche blog che pubblicizza le meraviglie dei parchi naturali degli Stati Uniti, preparatevi a superare le vostre aspettative.

L’Antelope Canyon è una cattedrale naturale dove le forme e la materia sono scolpite dai colori e dalla luce per sorprendervi come solo il lavoro del tempo e della natura sanno fare. Dimenticate le formalità per acquistare il biglietto, l’inflessibilità delle guide, la considerevole presenza di turisti, e provate, anche per pochi minuti, a immergervi in questa meraviglia della natura, scaturita dall’incessante erosione della roccia da parte degli eventi atmosferici. Le forme sferzate e modellate dal vento, i raggi del sole che declinano le nuances dell’arenaria sublimandole in toni di arancio intenso, di oro bruciato, di profondo viola vi cattureranno e si riveleranno quel tanto che basta per farvi sentire parte della natura, accogliendovi come in un rifugio ancestrale.

L’Antelope Canyon, chiamato dai Navajo “il luogo dove l’acqua scorre attraverso le rocce”, è in realtà uno slot canyon, una gola strettissima e profonda, e il suo nome deriva dall’animale che abitava questi luoghi prima dell’avvento del turismo, la pronghorn antelope, l’animale terrestre più veloce dopo il ghepardo.

L’Antelope Canyon è costituito da due canyon separati, l’Upper Antelope e il Lower Antelope. L’Upper Antelope è più accessibile e fotogenico, è lungo 270 metri e anche se è spesso affollato, prenotando con un po’ di anticipo potrete scegliere il periodo e l’orario di afflusso minore. Il Lower Antelope misura circa 4 chilometri, l’accesso è un po’ meno agevole ma è facilitato da percorsi e scalette, e meno frequentato. Per entrambe le visite dovrete affidarvi a una guida locale autorizzata (siamo all’interno di una riserva Navajo), che vi accompagnerà con una jeep dalla base di partenza fino al canyon, e starà con voi per tutta la durata della visita (circa 1 ora e mezza per l’Upper Antelope e fino a un paio d’ore per il Lower Antelope).

La base di partenza è nei pressi della cittadina di Page, in Arizona. Dopo aver prenotato la visita preparatevi a portare con voi solo lo stretto indispensabile, una bottiglietta d’acqua, una macchina fotografica (senza treppiede) e gli indumenti appropriati, zaini e oggetti ingombranti sono tassativamente vietati; verificate le condizioni climatiche, a seconda del periodo il canyon può essere molto caldo o soggetto a violente piogge con conseguenti inondazioni improvvise (flash food), ma gli organizzatori sapranno informarvi su quanto vi aspetta.

A questo punto lasciatevi condurre all’interno del canyon dai racconti della guida, che vi suggerirà anche gli scorci migliori per realizzare scatti perfetti, magari là dove i raggi del sole si insinuano creando giochi di luce e cromie mozzafiato. E immergetevi fino in fondo in una natura selvaggia, imperiosa e avvolgente, dove il tempo sembra essere in balìa degli elementi e dove potreste improvvisamente percepire il flusso delle emozioni più ataviche.

Pubblicato su Handbook Costa Smeralda

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