Géographie du pli.

Natalia Jaime-Cortez  (Parigi 1983) ha studiato arte all’Ecole Nationale Supérieure Beaux Arts di Parigi con Richard Deacon e contemporaneamente si è dedicata alle tecniche di danza Butô con la ballerina Maki Watanabe. Questi incontri decisivi l’hanno portata a creare opere che lavorano sul corpo e sulla danza, le sue performance infatti sono fortemente intrise del rapporto con la gestualità.

Nel 2013 ha presentato la sua prima mostra personale Pli alla Galerie Vincenz Sala di Parigi, dove ha esposto i lavori di piegatura della carta. È durante gli stage residenziali a L’H du Siège a Valenciennes, al Musée Saint Roch D’Issoudun e al Domaine de Kerguehennec che ha sviluppato appieno le sue ricerche. Nel 2015 è stata presentata al Drawing Now Show e nel 2016 ha realizzato la sua seconda mostra personale, Pans, alla Galerie Vincenz Sala, a cui è seguita Papiers, al Château de Ratilly, e la partecipazione alla 25ma edizione di L’Art dans les Chapelles.

Da allora, il suo lavoro si confronta sempre più spesso con il paesaggio. Nel 2016 ha realizzato una grande opera in carta piegata immergendola nelle saline di Guérande e poi sigillando le pieghe della carta attraverso la cristallizzazione del sale; inoltre ha realizzato una trilogia performativa sul colore, presentata in numerose località e festival.

L’ultima mostra personale di Natalia Jaime-Cortez, Journée, alla Galerie Modulab di Metz, è una testimonianza della sua ultima ricerca, in cui unisce le intuizioni personali alla tecnica tradizionale dell’affresco.

Pubblicato su Handbook Costa Smeralda, 22/10/2019

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