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Cultura

La tarantella della Bella Carmelina

I segreti di Villa Jovis nei racconti di Carmela Cerrotta Bella era bella, per di più sapeva cantare, danzare ed era una provetta guida turistica, che per quei tempi non era poco. Siamo agli inizi del Novecento quando Carmela Cerrotta, detta la Bella Carmelina per le sue evidenti grazie, riceve in concessione un pezzetto di terreno vicino alle rovine di Villa Jovis, là dove l’imperatore Tiberio si era isolato con la sua corte in contrasto col Senato romano. I vizi e le brutalità che gli erano stati attribuiti avevano contribuito a creare un’aura di terrore intorno …

Cultura

La Grotta di Matromania, dove il mito aleggia e riposa

Matermania, Matromagna, Matromania, Mitromania, Grotta del Matrimonio, tanti sono i nomi con cui viene chiamata questa grotta che sorge nella parte sud-orientale dell’isola di Capri, alle pendici del monte Tuoro, lungo il percorso del Pizzolungo. L’importante ritrovamento di una statuetta di terracotta raffigurante Cibele, e di un altare a lei dedicato, fanno propendere per la prima accezione, essendo la divinità identificata come Mater Magna, la dea frigia della natura e degli animali, a cui sembra che fossero riservati riti e sacrifici all’interno della grotta. Ispirandosi alla Mater Magna l’archeologo Giuseppe …

Giardini

Il meraviglioso Giardino degli Hibiscus a Capoterra

“Un fiore è breve, ma la gioia che dona in un minuto è una di quelle cose che non hanno un inizio o una fine” – Paul Claudel C’è un fiore che più degli altri è legato alla bellezza effimera, a quel momento della vita in cui la giovinezza si rivela in tutta la sua pienezza per poi sfiorire rapidamente. Ma lo stesso fiore è il simbolo della fedeltà, dell’amicizia e della stima, pertanto per molti popoli, aldilà della sua evidente bellezza, è la rappresentazione delle declinazioni più positive dell’amore. È l’Hibiscus. …

Architettura e Design

Axel Munthe e le collezioni d’arte di Villa San Michele

777 scalini. Tanti erano quelli che Axel Martin Fredrik Munthe, a 19 anni, salì per raggiungere Capodimonte e avere un’illuminazione. Là dove sorgevano terrazzamenti, vigne, alberi da frutto e una cappella medioevale in rovina avrebbe costruito il suo tempio. Ma dovettero passare alcuni anni per realizzare il suo sogno. Rientrato a Parigi, Axel Munthe si laureò in Medicina alla Sorbona, specializzandosi in ginecologia e ostetricia ma anche dedicandosi alla neurologia e alle malattie nervose. Si sposò due volte ed entrambe le volte si separò, per ritornare nel 1938 a Capri …