La Terra e il Fuoco, il Vento e l’Acqua. Le forze naturali più potenti, che la vita possono dare e togliere, non solo governano materialmente tutte le fasi della nostra esistenza, ma riescono anche a elevarla nello spazio sospeso della spiritualità e della sacralità. Oggi che l’arte contemporanea si apre a un dialogo con le opere del passato, Bill Viola, maestro dell’universo figurativo e della video-arte, vuole stimolare gli osservatori con un’esperienza immersiva senza eguali, reinterpretando i temi fondanti della vita e mettendo in relazione il materiale con l’immateriale.

A raccogliere la nuova sfida di Bill Viola è il Palazzo Reale di Palermo, che nelle Sale Duca di Montalto ospita, fino al 28 febbraio 2022, le opere del grande artista mettendole a confronto con una selezione di preziosi reperti antichi sul tema dell’Acqua, simbolo di creazione, nascita e morte. La mostra Purification [From Bill Viola to the Palatine Chapel] trasforma lo spazio espositivo in un “luogononluogo” che invita all’introspezione, in cui gli elementi naturali assurgono a elementi cosmici, mettendo in connessione l’uomo con il sacro, la dimensione terrena con quella ultraterrena. Sacralità e spiritualità sono interpretate da Viola con cinque grandi opere che parlano di martirio e di ascensione, di sofferenza e di rinascita.

L’Ascensione di Tristano e la serie dei Martiri

Tristan’s Ascension mostra un uomo immerso nel flusso di una cascata, in cui l’acqua anziché cadere verso il basso si solleva verso l’alto, in un atto surreale che evoca l’ascesa dell’anima dopo la morte secondo “un processo di risveglio dell’anima”. Le quattro video-installazioni Air MartyrEarth MartyrFire Martyr e Water Martyr affidano la rappresentazione della sofferenza e della lotta contro di essa a quattro “martiri”, che si trovano ad affrontare le differenti prove incarnate dai quattro elementi cosmici, assumendo una funzione catartica.
Nella sua evoluzione artistica e creativa Viola ribadisce le tematiche esistenziali e la funzione emotiva dell’arte, sottolineando come nei secoli non siano cambiate nella loro sostanza, sebbene riprodotte con strumenti e tecniche diverse. Antichità e contemporaneità sono poste in dialogo secondo un principio che “tutta l’arte è contemporanea”, in un fluire continuo di passato e presente, ove Oriente e Occidente convivono in un linguaggio universale.

La funzione catartica degli elementi
Le 35 opere del Palazzo Reale che affiancano quelle di Viola recano tutte un riferimento al tema dell’Acqua: vasche battesimali, paliotti ricamati della seconda metà del Seicento, acquasantiere, grondaie e opere risalenti al VII secolo a.C. Come afferma Kira Perov, direttore esecutivo di Bill Viola Studio e moglie dell’artista, “Nella Cappella Palatina c’è un bellissimo mosaico che rappresenta la creazione dell’acqua. Non è necessario credere in Dio o essere cristiani per apprezzare il simbolismo di questo mistero. Il corso dell’acqua è eterno, come il ciclo buddista della vita, e l’oceano senza fine è collegato ad un fiume che si divide in due fiumi, che attraversano la terra con copiosa energia”. L’esibizione diventa quasi un percorso meditativo, in cui lo spettatore viene trascinato con forza all’interno delle opere, diventando un tutt’uno con esse, e uscendone purificato. Conclude Kira Perov: “abbiamo tutti bisogno di purificazione dalla pandemia globale in corso, quindi è una mostra molto tempestiva che offre sostentamento e guarigione ai suoi visitatori”.

Purification è dunque un momento di riflessione, ma anche un’incitazione alla rinascita, fisica e spirituale nelle forme dell’arte, che partendo da lontano attraversano la storia umana e influenzano le generazioni che incontrano.

La mostra – a cura di Kira Perov e Patrizia Monterosso – è organizzata dalla Fondazione Federico II e Bill Viola Studio in raccordo con l’Assemblea Regionale Siciliana e con l’Assessorato Regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana.

Pubblicato su Handbook Costa Smeralda, 18/10/2021

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