Il sospetto e la diagnosi di una malattia sono momenti molto delicati della vita, e oltre alle inevitabili preoccupazioni per le conseguenze fisiche e cliniche, sono altrettanto importanti le componenti emozionali e psicologiche.

Quando la speranza e la gioia di vivere sembrano improvvisamente svanire e convivere con la paura di morire è arduo, un prezioso sostegno nel percorso di accettazione e nella cura della malattia può derivare dal contatto con la natura e con ambienti sani e confortevoli, che possono contribuire a limitare i momenti di scoraggiamento.

Maggie’s Leeds, il nuovo centro per i malati oncologici

Proprio su questi presupposti nasce il nuovo centro per malati oncologici, il Maggie’s Leeds, dall’idea di Maggie Keswick Jencks, inaugurato a giugno di quest’anno, affiancando altre 26 strutture presenti nel Regno Unito. Il centro che sorge nello Yorkshire, progettato da Heatherwick Studio, si trova all’interno del St James’s University Hospital di Leeds, il più grande ospedale universitario d’Europa e sede del Leeds Cancer Centre. Qui le persone malate, o che sospettano di esserlo, possono recarsi per trovare un supporto medico ed emotivo accompagnati da parenti o amici, accolti in una struttura confortevole realizzata con materiali sostenibili e dalla encomiabile efficienza energetica. Per arrivare al progetto finale lo Studio Heatherwick ha realizzato centinaia di modellini prima di individuare la forma perfetta, prendendo le distanze dagli ospedali asettici e spersonalizzanti in cui la maggior parte dei pazienti si trova a dover affrontare la malattia, spesso in solitudine.

Uno spazio di cura immerso nel verde

Obiettivo principale del Maggie’s Leeds era creare una casa per accogliere i 110 visitatori giornalieri, un ambiente familiare e circondato da un’area verde con cui interagire costantemente e trascorrere i momenti di recupero, per riflettere, passeggiare e fare giardinaggio. Da soli, o condividendo con gli altri ospiti della struttura pensieri, emozioni, paure, speranze.

Il Leeds Cancer Centre si sviluppa su un terreno in pendenza con 6 metri di dislivello dalla strada, accanto alla struttura ospedaliera principale. Anziché costruire la struttura sul pendio, lo studio di progettazione ne ha seguito i contorni naturali e l’ha sopraelevata, distinguendola in tre padiglioni organizzati intorno al cuore delle attività. Seguendo i diversi livelli del pendio, dal punto più alto si può spaziare con lo sguardo sulle Yorkshire Dales e riconnettersi con il resto del mondo. Fra le tre aree organizzate intorno al nucleo centrale sono stati realizzate delle zone verdi, con tre giardini sovrapposti a protezione.

Per realizzare il progetto lo studio Heatherwick ha collaborato con i paesaggisti di Balston Agius, che hanno messo a dimora piante native resistenti all’esposizione ai forti venti e al clima rigido della zona, oltre che all’ombra proiettata dagli edifici adiacenti, mantenendo la biodiversità tipica di questa zona del nord Inghilterra. Ogni giardino possiede caratteristiche diverse ma condivide con gli altri un’atmosfera rilassante e rigenerante, portando avanti la passione di Maggie Keswick Jencks per il giardinaggio. Gli spazi diventano tre grandi fioriere che racchiudono ciascuna un’area di consulenza medica, dove i visitatori sono incoraggiati a prendersi cura dei 23.000 bulbi e delle 17.000 piante presenti in loco.

Un lungimirante progetto di architettura sostenibile

Il progetto architettonico è saldamente ancorato all’ambiente naturale circostante e utilizza materiali naturali e una sapiente illuminazione, così da dare vita ad ambienti caldi e rassicuranti, dove arredi e oggetti contribuiscono a creare un clima di intimità e di “casa”. Ad esempio, nell’ala Bexley del Centro è stato collocato un pianoforte e sulle pareti sono appesi quadri della galleria d’arte della città.

Gli ingressi al Centro sono due, uno anteriore per i pazienti e uno posteriore per il personale e i visitatori. La porta d’ingresso principale rappresenta idealmente anche una soglia psicologica, laddove per alcuni potrebbe essere un primo incontro con la malattia. Per renderla meno intimidatoria, la parete d’ingresso è stata concepita in vetro trasparente e spostata lateralmente, sotto un tetto più basso. All’interno, il visitatore è accolto non da una reception convenzionale ma da uno spazio confortevole con un’ampia finestra, una bacheca per libri e oggetti vari, e un tavolo comune nell’arco della scala che porta alla cucina, nucleo centrale della struttura e luogo di ritrovo in cui condividere le esperienze. Tutto è a vista: stoviglie, libri, soprammobili, piante in vaso, illuminati da un lucernario e da punti luce sapientemente predisposti; al piano superiore si trova uno spazio privato per il personale e un giardino pensile accessibile a tutti. E nei suoi 462 metri quadrati, il centro accoglie anche una biblioteca e una palestra.

L’intera sovrastruttura dell’edificio è stata prodotta in Svizzera e fissata in loco in sole otto settimane, ed è costituita da tre volumi principali sostenuti da listelli in abete rosso sagomati su forme organiche, le cui sezioni si espandono al crescere dell’altezza. L’importanza riservata alla sostenibilità si evince dalle tecniche di risparmio energetico e dall’uso di materiali sani e porosi, come l’intonaco a calce che aiuta a mantenere l’umidità interna dell’edificio, ventilato naturalmente, e grazie a un’attenta valutazione della sua forma e dell’orientamento.

Come afferma Thomas Heatherwick, fondatore di Heatherwick Studio: “È stata un’esperienza straordinaria e un onore progettare il centro Maggie’s Leeds. Il nostro obiettivo era quello di costruire un edificio per le persone malte di cancro che fosse accogliente, a differenza di molti ambienti ospedalieri. Usando solo materiali naturali e sostenibili e immergendo l’edificio in migliaia di piante, avevamo la possibilità di creare un ambiente straordinario in grado di trasmettere speranza e perseveranza agli ospiti durante questo loro difficile percorso. Maggie’s Leeds è stato un progetto molto speciale per me e il mio team perché siamo convinti che ci siano modi più gentili ed empatici per progettare dei luoghi in grado di creare un potente impatto sulle nostre emozioni. Questo aspetto è particolarmente importante nella progettazione di ambienti sanitari, ma, purtroppo, è spesso trascurato”.

Maggie’s Leeds entra con merito a far parte dei progetti di biofilia, sostenendo l’idea che materiali sani e naturali possano influire sulle capacità di guarigione e recupero dei pazienti. Il Centro è attualmente aperto alle persone malate di cancro e alle loro famiglie e amici, nel rispetto delle misure di distanziamento sociale e di igienizzazione, e sul suo modello si stanno costruendo altre strutture in tutto il mondo.

Pubblicato su Handbook Costa Smeralda, 11/11/2021

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