Le meraviglie del mondo vegetale sono il soggetto delle grandi e delicate sculture che l’artista Michael Sherrill realizza con argillavetro e ceramica, impreziosendole con un uso sapiente di utensili e di processi innovativi che danno vita a oggetti di sbalorditiva bellezza e intensità. Lo spettatore rimane affascinato dalla ricchezza delle forme organiche che Sherrill coglie con la sensibilità di un naturalista, ispirandosi ora agli splendidi dipinti floreali di Martin Johnson Heade, ora alle orchidee e alle incisioni botaniche di John James Audubon, suggellando il suo rispetto e l’amore per l’arte naturalistica americana.

Nato come artista autodidatta, Sherrill si è trasferito da Charlotte, nel North Carolina, alle montagne occidentali del paese nel 1974; proprio da qui derivano i suoi primi approcci con la tradizione popolare della lavorazione della ceramica, con la Southern Highland Handicraft Guild e con la comunità che circonda la Penland School of Crafts, dove di frequente tiene corsi.

Nel suo stile più maturo Sherrill combina l’intima osservazione del mondo naturale con la propria psicologia, infondendo al lavoro un potente strato emotivo. Grazie a un’eccellente abilità nell’utilizzare strumenti e tecnologia inserisce nelle sue composizioni ferro, bronzo e vetro con un’attenta e amorevole sensibilità, dando vita a quelle che lui chiama le sue “narrazioni naturali”. Gli utensili hanno giocato un ruolo essenziale nell’evoluzione del lavoro dell’artista, infatti li ha modificati quasi tutti per soddisfare le sue peculiari esigenze. Nel 1997, ha anche creato Mudtools, una linea di utensili ceramici prodotti in una  famosa palette di colori brillanti. “La produzione di utensili è parte del mio processo creativo”, sottolinea Sherrill.

La Renwick Gallery of the Smithsonian American Art Museum di Washington, in collaborazione con The Mint Museum, presenta la mostra Michael Sherrill Retrospective, ripercorrendo l’evoluzione del lavoro dell’artista in oltre 40 anni di carriera. La mostra comprende 73 oggetti, dalle prime teiere a recipienti in argilla fino alle più recenti sculture a tecnica mista ispirate alla natura, ed è presentata in concomitanza con l’installazione Ginny Ruffner: Reforestation the Imagination. Queste mostre sono gli ultimi progetti della Renwick Gallery of the Smithsonian American Art Museum tese a esplorare il ruolo dell’artigianato contemporaneo e delle nuove tecnologie nell’arte.

Nelle sculture di Sherrill dal 2000 ad oggi sono spesso raffigurate piante originarie del paesaggio circostante il suo studio di Bat Cave, come il rododendro, l’alloro di montagna e i meli. Alcune opere, come “Yellowstone Rhododendron” (2001), sono tratte da piante autoctone appalachiane, mentre altre, come “Bloom at Night” (2008), sono specie fittizie create dall’immaginazione dell’artista. Il forte legame di Sherrill con il luogo conferma il suo ruolo di artista del Sud per eccellenza.

La mostra è organizzata in quattro sezioni: “Early Work”, “Teapots”, “Studio” e “Contemporary Sculpture”. Ogni sezione è introdotta da un video realizzato appositamente da Sherrill per la mostra.

Pubblicato su Handbook Costa Smeralda, 15/11/2019

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