Sette nuove copertine per sette volumi cult. Harry Potter è tornato, anzi, non se n’è mai andato, e accoglie una nuova sfida: attirare lo sguardo del lettore con una nuova veste grafica che evochi i luoghi dove la saga si dipana, lasciando per una volta la descrizione dei personaggi all’immaginazione e allargando la visione sulla storia, offrendo uno spazio da riempire e da sviluppare.

Le immagini nascono da un progetto concettuale elaborato dal celebre architetto e designer Michele De Lucchi, che, interpellato dalla casa editrice Salani, ha ridisegnato le copertine dei libri di J.K. Rowling. Proponendo una nuova interpretazione che attinge dal repertorio delle architetture e degli oggetti creati nel suo studio multidisciplinare, Amdl Circle, De Lucchi utilizza gli elementi iconici della sua ricerca facendo dialogare il fantasy con l’architettura contemporanea. I luoghi della saga si ispirano a luoghi ed edifici archetipici la cui valenza simbolica evoca il contenuto di ogni romanzo.

Collaborando con l’artista digitale Andreas Rocha, per rappresentare la scuola di Howgarts del primo volume Harry Potter e la pietra filosofale, De Lucchi si rifà al progetto delle abbazie gotiche della Toscana e dell’Italia centrale, costruzioni fortemente ancorate al suolo ma protese verso il cielo, che grazie allo slancio delle guglie spingono metaforicamente lo sguardo verso il futuro. Proseguendo di volume in volume, “Cataste” evoca la casa natia della famiglia Weasley, l’hotel Medea di Batumi è la fonte d’ispirazione per la prigione di Azkaban, il Padiglione Zero realizzato per Expo 2015 diventa la location del campo da Quiddich. Sul modello dei “Pagliai” nasce la capanna di Hagrid, la “Torre del vento” presentata in Triennale diventa la Torre di astronomia, il Ponte di Hogwarts è un omaggio al Ponte della Pace che attraversa il fiume Kura a Tbilisi (Georgia).

Dal 2018 la ricerca di Amdl Circle si concentra su una nuova tipologia di edifici che utilizza le conoscenze umanistiche e tecnologiche per favorire le relazioni umane: “Molte delle immagini scelte per le copertine sono tratte dagli esperimenti che noi chiamiamo ‘Earth Stations’, stazioni del pianeta Terra che ipotizziamo di dover progettare per creare una nuova tipologia di edifici in grado di favorire la relazioni umane in un prossimo futuro”, spiega De Lucchi.

La saga di Harry Potter nel corso degli anni è stata presentata a livello internazionale con molteplici copertine, e a seconda del pubblico di destinazione si concentravano sui diversi contenuti: abbiamo visto copertine con illustrazioni pop e fantasy, altre con immagini realistiche, altre ancora raffiguranti le tematiche e i personaggi dei racconti.

Le architetture “viventi” e magiche occupano uno spazio molto importante nella saga di Harry Potter, “Tenete d’occhio le scale, a loro piace cambiare, diceva Percy Weasley. Allo stesso modo le copertine si sono evolute come la storia del maghetto e delle atmosfere dei luoghi in cui si è trovato a vivere, assumendo di volta in volta una diversa estetica.

In questa nuova avventura, gli scenari magici e visionari di De Lucchi stimolano la fantasia senza rivelare troppo, lasciano parlare le architetture e le produzioni del suo studio per condurci in una nuova dimensione che svela e nasconde al contempo: “La fantasia alimenta la fantasia”, afferma il designer, “le visioni alimentano le visioni. Tutta la nostra immaginazione è un processo di trasformazione, un divenire che si nutre di altre visioni consone e non per forza coerenti”. E prosegue: “È stato bello animare i nostri edifici con le storie fantastiche di J.K. Rowling perché dall’intreccio sono nati nuovi paesaggi immaginari. Tutti abbiamo paesaggi immaginari nella mente e nel cuore, scaturiscono dall’incontro tra il mondo esterno e il mondo interno dove si mescolano ricordi, emozioni, sentimenti. Ogni volta che aggiungiamo un’immagine e un racconto alla memoria questi paesaggi immaginari cambiano perché cambia la possibilità di assemblare i pezzi, così anche la fantasia si alimenta e cresce”.

Alla base della progettazione di Amdl Circle è la continua ricerca per il miglioramento della qualità di vita, fisica e intellettuale, secondo principi umanistici. Questa filosofia consente allo studio di spingersi oltre le aspettative dei clienti e di adempiere alle proprie responsabilità nei confronti della società e del pianeta in generale. Amdl Circle è aperto alla collaborazione con esperti in discipline scientifiche e umanistiche, pensatori e innovatori, come aspetto integrato della sua pratica.

La domanda è: “Se tutto è già perfetto e definito, come facciamo a creare qualcosa di nuovo? Torniamo al punto zero e rappresentiamo i luoghi come archetipi”. Ognuno sarà libero di immaginare i volti e gli edifici che vuole attraverso il proprio vissuto personale.

Nel mese di febbraio è stata realizzata anche una mostra intitolata Harry Potter@the Circle, per condividere le ispirazioni, i progetti e le collaborazioni che animano lo studio e incrementano lo scambio di idee. L’esposizione riflette il processo creativo che ha portato all’ideazione delle sette copertine: dal disegno al modello in legno, all’illustrazione grafica, alle copertine. Dall’unione di questi elementi con le storie della Rowling sono nati nuovi paesaggi. Un video di Mario Greco documenta Santi Caleca mentre fotografa le copertine presso il Chioso, lo studio privato di Michele De Lucchi.

Tutte le immagini sono di © Michele De Lucchi

Pubblicato su Handbook Costa Smeralda

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